In un clima di confusione, di promesse disattese e di colpi di scena, sembrano gli ospiti a dover tirare avanti la carovana di uno spettacolo che rischia di andare in pensione. Ma anche loro hanno un bel da fare per ovviare all'incapacità del conduttore di sfruttare budget e star che da soli promettono spettacolo.
Salvando l'impeccabile e distinta Signora Totti e la Cabello, vera trainatrice del festival, Panariello rende il festival una sorta di bagaglino trovando nella politica l'unico modo di far ridere gli italiani annoiati in poltrona
E le canzoni?? Il festival delle canzoni dove è finito?? I giovani ci sono ma non si fanno notare più di tanto, le melodie scontate, per non parlare dei testi. Andare al festival significa:
cantare del grande amore perduto, della fidanzata che ti ha lasciato, cornificato, ripreso solo per scaricarti e tu lì che langui, novello butterfly, con un canto talmente smielato da far sembrare porno rock i testi della Pausini e della Streisand.
Sono molto innovativi invece i Nomadi che certo avrebbero delle attenuanti, Povia e anche da premiare è la rinnovata Tatangelo e la scenografica, anche se eccentrica Oxa.
Allora mi chiedo: Sanremo vuol dire panorama di una musica libera italiana, a prescindere dal fatto che possa piacere o no (vedi i sanremo passati con Vasco Rossi) o delle canzoncine di convenienza che nulla hanno da dire??